SINCRONIE SPETTRALI
Simone Beneventi: percussioni
Flavio Virzì: chitarra elettrica
Creazione: Festival Milano Musica e Festival Aperto di Reggio Emilia 2014
Sincronie spettrali racchiude in un’unica fantascientifica espressione le dimensioni microscopiche del ritmo e del timbro: particelle infinitesimali di tempo e infinitesima costituzione spettrale del suono. È su queste linee di lavoro che l’ultima generazione di compositori italiani ha spinto le proprie ricerche. Sulla scorta di un’ispirazione attinta ai maestri francesi cosiddetti “spettralisti”, gli italiani hanno cercato e trovato vie originali, integrato stili espressivi ramificati e suggestioni potenti. Nel momento in cui il micro dei fenomeni è esteticamente proiettato al macro dell’umano ascolto, è come se assistessimo insieme alla cosa e alla sua intima costituzione – come se, guardando un dipinto, vedessimo contemporaneamente le molecole dei pigmenti. Un livello di percezione doppio e inestricabilmente avvinto in un conglomerato di spazio-tempo-materia. I “golfi” e gli “orti conchiusi”, le “trance” e le “superfici”, i “numeri primi” e le “ombre”, cui variamente alludono i titoli dei pezzi, indicano che astrazione e concretezza si contraccambiano, che la gamma di evocazioni è pressoché infinita, e che – possibile paradosso – proprio nella massima sofisticazione s’innescano la magia e il fascino di queste musiche avvincenti. All’occorrenza solisti, all’occorrenza duo, Beneventi e Virzì hanno ciascuno vasta esperienza delle più significative partiture della musica d’oggi: eccellenza strumentale, forza comunicativa, capacità di vivificare il dettato scritto, e forte propensione a valorizzare gli aspetti installativo-teatrali più o meno impliciti nelle composizioni, rappresentano, in questi musicisti, una cosa sola.