GOLFI D’OMBRA

Concerto in solo per un percussionista in una gabbia di 55 strumenti sospesi.

Creazione: Festival Biennale di Venezia 2012

Il programma nasce intorno all’accurata ricostruzione realizzata da Simone Beneventi di Golfi d’ombra (1993) di Romitelli. Benchè eseguita due volte nel 1993, la partitura fu lasciata dall’autore pressochè priva delle indicazioni relative allo strumentale da impiegare e alle dinamiche. La ricostruzione restituisce la suggestione timbrica e materica di un pezzo in cui, a eccezione dei gong gravi, la scelta degli strumenti punta a circoscrivere un ambito di altezze corrispondente al registro vocale: “un coro di percussioni”, che produce effetti di ritardo, distorsione, saturazione e l’esplorazione di masse e aggregati in continua mutazione tra armonia e timbro. Plus Oultre (1990) di Hugues Dufourt è costruito in senso quasi programmatico intorno all’idea modernista di perseguire il superamento dei limiti; “ lo spirito delle invenzioni, il vagabondaggio della ricerca: al di là dell’inventario delle sonorità insolite”, scrive l’autore, “ ho voluto, nello scrivere per le percussioni, far emergere di nuovo il gesto prometeico del percussionista, che dipende dalla danza e dalla statuaria”. Il set di strumenti predisposto per eseguire entrambi i pezzi di Romitelli e Dufourt ha indotto Beneventi a commissionare nuove opere ad altri compositori, nella prospettiva di realizzare un intero concerto in solo con la stessa installazione.