DUO REBAUDENGO BENEVENTI

Andrea Rebaudengo: pianoforte

Simone Beneventi: percussioni

 

Creazione: Adm Festival (MO) 2012

Pianoforte e percussioni possono essere visti come parti di un solo strumento: una sorta di macchina infernale che fa scaturire suoni da ogni superficie e con tutti i metodi: percuotendo pelli, corde, legni, plastiche, tasti di ebano e di metallo, sfregando con archetti. In fondo, venendo a contatto con le percussioni, il pianoforte subisce un felice e impensato “ritorno a casa”, dialoga felicemente con i suoi simili e ne ricava la vera cantabilità del percuotere le corde, così come le percussioni si divertono a diventare quasi “liriche”. E’ il caso del brano di Birtwistle, fortunato esempio di empatia tra due strumenti. Addirittura, ed è il caso dei Pezzi Febbrili di Aperghis, entra il gioco il teatro: gli strumenti paiono seguire una drammaturgia di silenzi e scoppi improvvisi e dialogano serrati fino al confondersi. Con Arvo Paert ecco che il vibrafono si fa violino e il colore sonoro è estremamente seducente, ed infine la dimensione del gioco, della vertiginosa sfida ritmica: è Nancarrow, con il suo meccanicismo divertentissimo.